11. La PAROLA a CAGLIARI


PATRIZIO ZURRU editore e libraio (www.agenziakalama.it) è nella sua libreria sede e motore dell'attività editoriale svolta negli ultimi anni. Pochi sanno che si deve al lavoro di Zurru, "lettore compulsivo" come lui stesso si definisce, la rivelazione e la diffusione della "squadra" degli scrittori sardi più conosciuti: da Niffoi alla Agus, lo scomparso Atzeni, Fois,Angioni e molti altri come Gianluca Floris e Alessandro Aresu che incontriamo con lui. GIANLUCA FLORIS non è solo uno scrittore ormai accreditato, ma svolge da anni l'attività di cantante lirico, è un tenore. Racconta come le due attività consolidate (una sindrome tutta sarda, ci pare) si relazionino e l'una arricchisca l'altra.
ALESSANDRO ARESU è un giovane laureato in filosofia a Milano, con Massimo Cacciari. La sua tesi di laurea "Filosofia della Navigazione" è diventata per segnalazione di Cacciari stesso, un caso letterario e un libro di successo.
Sui bastioni di Cagliari incontriamo ENRICO PAU il regista di "Pesi leggeri". Ha terminato il suo secondo film "Jimmy della collina" tratto da un racconto di Carlotto, lo ha presentato in vari festival e vinto premi. Ci indica da quel punto panoramico della città, i quartieri e i luoghi periferici che appartengono alle sue storie. C'è ancora molto da raccontare su Cagliari e Pau intende continuare a farlo senza spostarsi dal suo luogo d'origine.
Poi ancora una scrittrice GIULIA CLARKSON che ha vissuto a Londra, Parigi e Roma prima di radicarsi a Cagliari e GIULIO ANGIONI , l'antropologo che ci ha guidato nell'indroduzione, qui in veste di scrittore. Racconta davanti alla torre che fu carcere di Sigismondo Arquer,la storia di quest' uomo libero bruciato al rogo nei tempi oscuri dell'inquisizione(che ricorda Gramsci, dice Angioni),perchè ritenuto luterano, e protagonista del suo romanzo storico "Le fiamme di Toledo"

12.SOLINAS e LA MADDALENA, ANTONELLO SANNA,MARIO SECHI il ragazzo di Cabras, MARIA Del ZOMPO


FRANCESCA SOLINAS organizzatrice e fondatrice del premio Solinas si commuove ricordando il padre Franco, indimenticabile sceneggiatore, e la sua infanzia alla Maddalena, da dove il Premio omonimo decollò. L'amore per l'isola fonte di ispirazione del padre e il desiderio di tornare ad operare in quel luogo.
ANTONELLO SANNA è architetto e direttore della neonata Facoltà Architettura di Cagliari che insieme a quella di Alghero permette oggi ai giovani sardi di studiare architettura nell'isola. Le aspettative e i vantaggi per chi oggi affronta gli studi nella nuova facoltà e lo sguardo di Sanna alle nuove spinte progettuali in Sardegna.
MARIO SECHI, il ragazzo di Cabras, oggi è vice direttore di Panorama dopo esserlo stato al Giornale dal 2001 fino all'ottobre 2007.La sua carriera fulminea di giornalista lo aveva condotto a poco più di 30 anni a dirigere il quotidiano L'Unione Sarda. Ma per Mario il "buen ritiro" sarebbe stato troppo precoce e si è rimesso in viaggio. Ci racconta come e perchè.
MARIA DEL ZOMPO è una scienziata, farmacologa e ricercatrice e ci ospita nel bel giardino dell'Ospedale S.Giovanni di Dio a Cagliari. Si è formata negli Stati Uniti e col professor Gianluigi Gessa a Cagliari. Oggi è anche Prorettore dell'Università di Cagliari, ma la sua passione giovanile non si è spenta.
Fa il punto sulla ricerca nella sua regione e ci spiega come le caratteristiche peculiari dell'isolano possano contribuire in maniera più efficace nella ricerca farmacologica per le malattie del sistema nervoso centrale.


13. La GRANDE SCUOLA del CINEMA

- ALESSANDRO LAI, costumista ormai affermato e di talento ci ospita nella Sartoria Tirelli , tempio del costume cinematografico italiano e non solo. Qui Alessandro si è formato con il leggendario Piero Tosi, tuttora suo maestro. Da "ragazzo di bottega" circondato dai costumi dei film di Visconti ai primi set importanti come assistente, fino ai primi film come costumista, ci racconta il suo ricco percorso professionale e umano.

- MICHELE PICCIAREDDA, [michelepicciaredda.blogspot.com]/siede davanti allla casa del Cinema a Roma. Nei suoi crediti di operatore cinematografico,c'è quasi tutto il cinema itaniano che conta da 40 anni a questa parte.Ha lavorato con De Sica, Antonioni,Fellini, Argento, Brusati,Risi ,Bertolucci e molti altri, poi nel cinema internazionale con Annaud, Woody Allen e con grandi direttori della fotografia come Carlo Di Palma, Storaro e Luciano Tovoli.
Ma è Michelangelo Antonioni che ricorda con maggiore affetto, e ci racconta perchè.

- GIANFRANCO CABIDDU, regista cinematografico, si è formato come etnomusicologo, ed è stato ripreso all'Auditorium Parco della Musica. A Roma è approdato al cinema prima come tecnico del suono, poi ha realizzato i suoi primi film e documentari. Sceglie storie e location in Sardegna : uno dei suoi film "Il figlio di Bakunin" è tratto da un romanzo di Sergio Atzeni, suo vecchio amico, più volte ricordato in questa serie. Ai costumi anni '40 di quella storia mineraria, ha collaborato anche ELISABETTA ANTICO , giovane costumista che ci illustra con i suoi copioni come si costruisce la ricerca attorno al film d'epoca. Elisabetta ha lavorato anche con Ermanno Olmi, e ha firmato ultimamente i costumi del film su Ilaria Alpi.

14. La TROMBA di VELLUTO/ PARTIRE RESTANDO

Paolo Fresu [www.paolofresu.it] (tromba jazz) a Cagliari durante una breve pausa nelle sue tournee. Spiega come nasce il dolce suono della sua tromba che lo ha reso celebre in tutto il mondo
E cosa significa per lui mantenere un rapporto con la sua terra girando il mondo. Partire restando: Il sogno di partire restando era il titolo di una collezione di Antonio Marras qualche stagione fa. Ad Alghero mentre si inaugura la mostra sul suo decennale, lo stilista celebrato a livello internazionale fa il bilancio del suo lavoro. Ogni sua sfilata e’ un evento ricco di contenuti e collaborazioni con il mondo artistico (Maria Lay, Carol Rama) Non ha mai lasciato la sua citta’ e tutte le sue creazioni partono ancora da Alghero.
Anche l’amico giornalista Pasquale Chessa (gia’ intervenuto nel capitolo sui musei capitolini) ricorda il suo percorso quando Marras e la moglie agli esordi partivano all’alba per Roma da Alghero www.antoniomarras.it
Interviene anche Benedetta Barzini(ex top model ed esperta di moda) amica fin dall’inizio di Antonio e tuttora modella dello stilista che definisce un artista fuori dalle logiche del fashion marketing fine a se stesso.

15. Le ORIGINI del JAZZ SARDO: il Gruppo Cadmo

L’origine del gruppo Cadmo negli anni Settanta. Storica e pioneristica formazione jazz , evocata attraverso la testimonianza a Roma di tre protagonisti ancora attivissimi sulla scena: l'energico Antonello Salis, l'ascetico Riccardo Lay e Sandro Satta il saxofonista entrato in seguito a far parte del gruppo che ne traccia la memoria e i legami.
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Antonello Salis (antonellosalis.com) a sette anni suona già fisarmonica e pianoforte. Classe 1950 nasce a Villamar (CA) e nel 1973 fonda il gruppo Cadmo ad Alghero, formato da Riccardo Lay al basso elettrico e Mario Paliano alla batteria, oltre che da Salis al piano e all'organo Hammond: sono uno dei gruppi più originali della scena italiana di quegli anni, in grado di miscelare il progressive rock con il free jazz e la musica tradizionale sarda. Il 1977 è un anno denso di eventi: Salis inizia a collaborare con il chitarrista Francis Kuipers. I Cadmo registrano il loro secondo disco, "Flying over Ortobene Mount on July Seventy-seven" e conoscono a Roma Lester Bowie.Questo incontro segna profondamente il gruppo: nasce una lunga amicizia e un prolifico sodalizio artistico con Bowie e l'Art Ensamble of Chicago. Dal 1980 fino ad oggi Salis ha collaborato con alcuni tra i migliori musicisti italiani e stranieri. Come solista ha inciso 4 dischi: "Orange Juice, Nice Food", "Salis!", "Quelli che restano" e "Pianosolo"
Due sono le collaborazioni che hanno caratterizzato maggiormente la carriera di Salis._La prima è quella con Sandro Satta, con cui suona in duo dal 1977, la loro è una delle formazioni più longeve del jazz italiano. La seconda collaborazione è quella, attiva dal 1983, con il chitarrista francese Gérard Pansanel, con cui ha inciso vari cd e suonato le musiche del film di Eric Rohmer "Racconto d’Autunno. Nel corso della sua lunga carriera ha ottenuto vari riconoscimenti a livello europeo ed internazionale, per ultimo il premio “Django d’or” 2005 per l’Italia come musicista affermato.
Riccardo Lay (riccardolay.com) nasce a Sassari e forma con Antonello Salis e Mario Paliano il trio Cadmo. Partecipa a vari festival nazionali ed internazionali e le sue
esperienze maturate negli anni lo portano a crearsi una dimensione rilevante nel panorama Jazzistico nazionale ed internazionale, da anni lavora per un progetto musicale dove la matrice etnica si fonde con il Jazz.
Nella sua carriera si contano il Trio di contrabbassi con Marcello Melis e Malachi Flavors (Art Ensemble of Chicago)
partecipando ad una edizione del Festival di Bari e il Quintetto di contrabbassi con Bruno
Tommaso, Paolo Damiani, Enzo Pietropaoli e Marcello Melis.
Sandro Satta (sito)suona il sax alto. Nasce a Rovereto e si perfeziona nel sax alto dopo aver studiato da quando ha 13 anni chitarra classica e tromba. Attivo dagli anni Settanta vanta partecipazioni prestigiose all' Umbria Jazz, Clusone Jazz, Jazz in Sardegna, Berchidda Jazz, Siena, Bari, Festival Ciak Milano ed altri importanti jazz festival internazionali. Ha collaborato con alcune compagnie teatrali tra cui il Club Teatro di Remondi e Capogrossi, la compagnia della coreografa Roberta Garrison, il regista Roberto Olla. Attualmente oltre ad essere parte attiva in diversi gruppi (duo con Salis, Quartetto Meta, Tokyo Band) insegna all’Università della Musica di Roma ed alla Scuola Popolare di Musica del Testaccio di Roma.



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